Rusconi (Presidi Lazio):
“Il risparmio del riscaldamento deve essere fatto in altri ambiti e non a scuola”
By Francesco Spagnolo - NOTIZIE.COM
28 Agosto 2022, 11:48
“Il risparmio del riscaldamento deve essere fatto in altri ambiti e non a scuola”
By Francesco Spagnolo - NOTIZIE.COM
28 Agosto 2022, 11:48
“Noi partiamo dal presupposto che la scuola sia in presenza”.
L’anno scolastico è ormai alle porte e in molti istituti si sta discutendo come affrontare la crisi energetica Una proposta che ai nostri microfoni è stata commentata anche da Mario Rusconi, presidente dei presidi del Lazio: “Prima di tutto chiediamo che il risparmio avvenga in altri ambiti e non a scuola dove si gioca il futuro delle cosiddette nuove generazioni, tanto sbandierate e poco prese in considerazione. Se però si dovesse ricorrere a questa misura estrema, è chiaro che non possiamo far recuperare le ore del sabato durante la settimana con l’accorciamento degli orari perché si tratterebbe di ledere il diritto allo studio. Quindi ci dovrà essere una norma che permetta la Dad il sabato per le scuole che rimangono chiuse. Ma questo deve avvenire solo in via residuale“. Rusconi: “Sulle nuove regole non c’è chiarezza”
Regole che potrebbero cambiare dopo le elezioni. “Io presumo che le norme siano basate su dati scientifici e non semplicemente su polemiche politico-partitiche del momento – ha detto il presidente dei presidi del Lazio – la scuola deve essere trattare come una terra di orchidee e quindi non bisogna andarci con i passi da elefante. Chiediamo che la scuola venga considerata dal punto di vista professione e scientifico e che non diventi un ring tra i partiti come purtroppo sta avvenendo in campagna elettorale“.
Regole che potrebbero cambiare dopo le elezioni. “Io presumo che le norme siano basate su dati scientifici e non semplicemente su polemiche politico-partitiche del momento – ha detto il presidente dei presidi del Lazio – la scuola deve essere trattare come una terra di orchidee e quindi non bisogna andarci con i passi da elefante. Chiediamo che la scuola venga considerata dal punto di vista professione e scientifico e che non diventi un ring tra i partiti come purtroppo sta avvenendo in campagna elettorale“.
Chat tra docenti e genitori, Rusconi attacca ancora:
“Sono una bolgia infernale, bisogna mettere un freno”
“Sono una bolgia infernale, bisogna mettere un freno”
“Chiediamo una regolamentazione delle chat tra genitori e insegnanti e tra insegnanti stessi e studenti. Sono diventate uno strumento diabolico, di cui contestiamo soprattutto la pervasività. Non è un caso che un famoso vignettista abbia fatto la rappresentazione dell’inferno dantesco mettendo nell’ultima bolgia la cInspired by
Così ai microfoni di Radio 24 Mario Rusconi, presidente dell’Anp (Associazione Nazionale Presidi di Roma), che, anche a nome dell’Anp del Lazio, annuncia la proposta di un convegno a ottobre, in modo che l’iniziativa sia estesa a livello nazionale.
Poi afferma: “Ci sono genitori che scrivono al professore: ‘Perché avete spiegato a mio figlio la perifrastica passiva con un mese di ritardo rispetto al figlio del mio amico?’. Oppure: “Perché avete messo 7 al compito di mio figlio quando ha fatto gli stessi errori del suo compagno di banco?’. C’è un florilegio di centinaia di messaggi di questo tipo. Noi abbiamo tutto l’interesse che ci sia una comunicazione con gli studenti e i loro genitori – conclude – ma va regolamentata e deve rientrare in un ambito strettamente professionale. Non dev’essere un’invasione, né tantomeno una sovrapposizione sulla professionalità del docente. Se ci sono genitori che intervengono in maniera abnorme sulla chat scolastica, quella stessa chat va bloccata, perché non è possibile farsi il sangue cattivo con queste intromissioni negative, che poi non hanno alcun effetto sulla formazione dei ragazzi che loro ci mandano a scuola”.
Covid: presidi, attendiamo impazienti protocollo quarantene
Rusconi, contraddizioni privacy-Green pass per gite e alternanza
(ANSA) - ROMA, 31 OTT - Sul protocollo che riguarda le quarantene, il mondo della scuola aspetta che Cts e ministero della Salute "diano indicazioni precise. Aspettiamo con impazienza le linee guida che devono essere precise e lasciare pochi spazi alle interpretazioni; devono essere prescrittive altrimenti le Asl si comportano in modi difformi. Probabilmente si sta attendendo di capire come evolve la situazione per avere indicazioni più precise e capire come orientare queste linee". A dirlo all'ANSA è Mario Rusconi, presidente dei presidi di Anp. Il dirigente scolastico parla anche di paradossi che avvengono quotidianamente e che rendono difficile la vita a chi lavora nelle scuole. "Dai 12 anni in su - spiega Rusconi - quando i ragazzi vanno a mostre, musei, cinema, teatri ma anche partecipano in azienda alle ore per la formazione scuola-lavoro, la scuola non può chiedere, per motivi di privacy, se hanno il Green pass: quindi da una parte organizziamo uscite di studio o per l'alternanza, dove per l'ingresso nelle aziende viene chiesto Green pass, dall'altra per la riservatezza le scuole non possono chiedere la documentazione relativa a dati sanitari. A quel punto ci si affida all'intelligenza delle persone ed al buonsenso: aspettiamo una circolare per evitare queste contraddizioni, ne abbiamo necessità".
Vaccini: presidi Roma,appena si può prof facciano terza dose
(ANSA) - ROMA, 31 OTT - "I dati dei contagi nelle scuole sono in aumento, il virus sta riprendendo a diffondersi. Facciamo appello agli insegnanti che ancora non si sono vaccinati, che sono pochissimi, affinché si vaccinino e a tutti i docenti affinché si vaccinino, appena sarà possibile, con la terza dose. Chiediamo anche che i ragazzi più grandi continuino a dare il buon esempio vaccinandosi, come hanno fatto finora". A dirlo all'ANSA è Mario Rusconi, presidente dei presidi di Roma. "La percentuale di studenti vaccinati è insperata: dimostra che la scuola ha influito positivamente, a volte i ragazzi hanno convito i genitori e i parenti anziani a vaccinarsi anche grazie al fatto che i prof di scienze e biologia hanno diffuso i concetti basilari della vaccinazione. Nella scuola i bambini l'accettazione del vaccino è ampia, la scuola ha il più basso numero di no vax", dice ancora Rusconi.